Domande frequenti
La visita ginecologica di routine è composta da:
1. Anamnesi: Il ginecologo raccoglie la tua storia medica, compresi sintomi, storia mestruale, gravidanze, contraccezione e eventuali preoccupazioni specifiche.
2. Esame fisico esterno: inizia esaminando gli organi genitali esterni, cercando segni di irritazione, infezione o anomalie.
3. Speculoscopia: è un esame interno nel quale il ginecologo utilizza uno speculum, uno strumento a forma di cono che permette di visualizzare le pareti vaginali e la cervice. Lo speculum viene inserito con il gel, può causare una sensazione di pressione o disagio leggero.
4. Pap test o hpv test: durante l'esame interno si può prelevare campioni di cellule dalla cervice uterina per uno screening del Pap test che può rilevare anomalie cellulari o segni di infezione. Con la stessa metodica di può rilevare il virus del’hpv tramite hpv test in pcr ed eventualmente tipizzare il tipo di hpv.
5. Esame bimanuale: il ginecologo esegue un esame bimanuale per valutare la dimensione e la posizione degli organi pelvici, come l'utero e le ovaie premendo sull’addome mentre tiene 2 dita in vagina.
6. Ecografia transvaginale: dopo la visita di ginecologica di esegue l’ecografia transvaginale per visionare utero e ovaie.
7. Eventuali tamponi vaginali microbiologici per infezioni vaginali batteriche o candidosi. Pannello malattie sessualmente trasmesse (mst) per la ricerca dei batteri che possono essere sessualmente trasmessi e causare infezioni e sterilità nell’uomo e nella donna.
È importante ricordare che ogni visita ginecologica è personalizzata in base alle esigenze individuali e al motivo della visita. Se hai domande o preoccupazioni specifiche, è meglio discuterle direttamente con il tuo ginecologo durante la visita.
Sì, è possibile fare una visita ginecologica anche se sei vergine.
La visita ginecologica normalmente si limita all’esplorazione dei genitali esterni e all’ecografia transaddominale per la quale ti dovrai preparare bevendo molta acqua in modo da avere la vescica pienissima. In alcuni casi particolari può essere proposto alla paziente di eseguire un ecografia transvaginale o transrettale, ma solo in caso non provochi dolore, la paziente deve essere consenziente e collaborante.
Puoi consultare un ginecologo per una varietà di motivi, come ottenere informazioni sulla salute sessuale, discutere di contraccezione, affrontare problemi di salute o effettuare controlli di routine.
Ricorda che la visita ginecologica è un momento per discutere della tua salute riproduttiva e porre domande sulla contraccezione, le mestruazioni, le infezioni o qualsiasi altra preoccupazione tu possa avere. Se hai dubbi o ansie riguardo alla visita ginecologica, puoi esprimerli al medico o al professionista sanitario prima e durante la visita.
Sì, puoi usare gli assorbenti interni anche se non hai mai avuto rapporti sessuali. Gli assorbenti interni sono progettati per essere inseriti nella vagina per assorbire il flusso mestruale. Non è necessario avere avuto rapporti sessuali per utilizzarli in modo sicuro ed efficace. Tuttavia, se hai domande o preoccupazioni riguardo all'uso degli assorbenti interni, ti consiglio di consultare il tuo ginecologo per ricevere ulteriori informazioni e consigli personalizzati.
Sì, può essere normale sperimentare sanguinamento durante il primo rapporto sessuale, il sanguinamento può dipendere dalla forma e dall’elasticità dell’imene. L'imene è una membrana sottile che può causare un leggero sanguinamento quando viene penetrato per la prima volta. Tuttavia, è importante ricordare che ogni persona è diversa e non tutte le persone avranno sanguinamento o dolore durante il primo rapporto. Se hai preoccupazioni o dubbi, è sempre meglio consultare un medico o un professionista sanitario.
Le mestruazioni con la pillola non sono reali mestruazioni perché le ovaie sono bloccate, ma sono perdite dovute alla modulazione ormonale.
Capita spesso con le pillole anticoncezionali, soprattutto con quelle “moderne”, che le perdite siamo molto scarse o addirittura assenti. Non si deve preoccupare, se ha assunto bene il farmaco la probabilità di una gravidanza è molto bassa.
Il vantaggio di avere una ridotta frequenza e quantità di perdita ematica è quello di migliorare la salute e la qualità di vita della paziente.
È possibile evitare le mestruazioni utilizzando la pillola anticoncezionale in maniera continuativa senza danni per la salute. Alcune pillole sono progettate per essere assunte continuamente, senza il periodo di pausa di solito previsto, il che significa che non si avranno le “mestruazioni” regolari, altre possono essere adattate al bisogno.
È importante sapere che nei primi mesi di assunzione continuativa della pillola gli spotting (piccole macchie di sangue irregolari) sono più frequenti.
Consulta sempre il tuo medico prima di apportare qualsiasi cambiamento al regime anticoncezionale per discutere delle opzioni disponibili e dei potenziali effetti collaterali.
Il dolore mestruale o dismenorrea è una manifestazione ciclica di crampi mestruali nella parte bassa dell’addome e nelle pelvi che in molte donne si verificano all’inizio delle mestruazioni.
La dismenorrea è spesso collegata al rilascio di valori alti di prostaglandine, sostanze rilasciate dalle cellule dell’utero all’inizio della mestruazione che favoriscono le contrazioni uterine e rallentano l’afflusso di sangue.
La dismenorrea può essere aggravata e facilitata da più fattori, tra cui il menarca precoce, i cicli lunghi o abbondanti, il fumo e la familiarità per dismenorrea. I sintomi tendono a diminuire dopo la prima gravidanza e a migliorare con l’invecchiamento.
La dismenorrea si differenzia in primaria e secondaria.
La dismenorrea primaria è la forma più comune, che inizia solitamente nell’adolescenza e le cui cause dipendono da fattori non identificabili, mentre la dismenorrea secondaria, che di solito si manifesta in età adulta, è tipicamente correlata a patologie ginecologiche come, adenomiosi e fibromi all’uso di un dispositivo intrauterino IUD. Esistono anche altre cause meno frequenti, come la malattia infiammatoria pelvica (PID) la stenosi cervicale, le cisti ovariche, e in rari casi alcune malformazioni congenite dell’utero.
Per trattare le mestruazioni dolorose, è possibile utilizzare farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), l’agopuntura, o contraccettivi ormonali come la pillola per bloccare le mestruazioni, mentre nel caso in cui i crampi siano causati da un disturbo specifico, ovviamente è importante trattare la patologia di base.
L’applicazione di impacchi caldi sull’addome può contribuire ad alleviare i sintomi, esistono cerotti riscaldanti da poter utilizzare per molte ore.
Uno dei metodi più efficaci per contrastare i crampi mestruali è la terapia con contraccettivi ormonali, come la normale pillola che può essere utilizzata anche in maniera continuativa per eliminare il dolore.
Il vantaggio della pillola anticoncezionale è anche quello di bloccare l’ovulazione e quindi di andare a togliere il dolore che le donne provocano tipicamente dal quattordicesimo giorno del ciclo.
Chiedi al tuo ginecologo di fiducia una consulenza.
L'ossigenoterapia è un trattamento indolore molto efficace per l'atrofia vulvo-vaginale e per la cura di cistiti e vaginiti recidivanti.
Il trattamento è utile nella secchezza vaginale in menopausa, in corso di contraccezione ormonale, nelle donne che allattano e in quelle che hanno subito radioterapia.
L'ossigeno svolge un'attività riparativa tissutale anche per le lesioni da parto e per l'episiotomia.
L' ossigenoterapia ha un effetto antinfiammatorio e decongestionante e favorisce la crescita della flora lattobacillare in infezioni vaginali e cistiti ricorrenti.
L'ossigenoterapia è utile nelle donne con lichen sclero-atrofico per rallentare gli effetti della malattia e ridurre l'utilizzo di terapie cortisoniche.
L’effetto benefico è percepito dalla paziente dalla prima applicazione, la rigenerazione tissutale si prolunga per 3 settimane dopo la terapia.
Si consigliano 2 sedute a distanza di due settimane e poi mantenimento ogni 30-40 giorni.
Durata della seduta 30 minuti, previa valutazione ginecologica in sede.
No, non puoi rimanere incinta attraverso il sesso orale o anale. La gravidanza può verificarsi solo se avviene una fertilizzazione dell'ovulo da parte dello sperma, che di solito avviene durante il rapporto sessuale vaginale quando lo sperma viene depositato nell'area vaginale.
La probabilità di rimanere incinta durante le mestruazioni è generalmente bassa, ma non impossibile. Anche se è raro, è possibile che l'ovulazione si verifichi poco dopo il ciclo mestruale, e se si hanno rapporti sessuali non protetti in quel momento, potrebbe esserci un rischio di gravidanza. È sempre consigliabile utilizzare metodi contraccettivi affidabili per prevenire le gravidanze indesiderate, indipendentemente dal momento del ciclo mestruale. Se hai ulteriori preoccupazioni o domande, ti consiglio di consultare il tuo ginecologo di fiducia.
Sì, è possibile rimanere incinta mentre si è in fase di allattamento, anche se le possibilità di concepire possono essere leggermente ridotte durante questo periodo. L'allattamento al seno può avere un effetto soppressivo sull'ovulazione, ma non è un metodo di controllo delle nascite affidabile. Se non desideri una gravidanza, è consigliabile utilizzare un metodo contraccettivo efficace. Parla con il tuo medico per discutere delle opzioni contraccettive adatte a te durante l'allattamento.
In caso di perdite vaginali è importante capirne la natura:
- PERDITE EMATICHE (DI SANGUE)
- PERDITE BIANCHE
- PERDITE GIALLO VERDASTRE
L'importante è non utilizzare prodotti acquistati in farmacia o supermercato a caso senza un consiglio medico perché la patologia può peggiorare.
- PERDITE EMATICHE (DI SANGUE)
In caso di perdite di sangue è importante valutare l'anamnesi della paziente (anamnesi mestruale, infezioni, rapporti recenti, gravidanze, allattamento, assunzione di pillola).
Il ginecologo inizierà eseguendo una visita ed un'ecografia transvaginale (eventualmente ecografia transvaginale 3D) e proporrà eventuali ulteriori accertamenti:
- PAP TEST o HPV test per accertare l'assenza di patologie del collo dell'utero o del virus del papilloma
- TAMPONE VAGINALE COMPLETO PER GERMI COMUNI per escludere infezioni che possono alterare vagina e collo dell'utero
- PANNELLO MST per escludere malattie sessualmente trasmesse come la Clamidia che oltre a sanguinamenti vaginali può provocare infezioni tubariche, endometriti e infertilità
- COLPOSCOPIA, un'esame che valuta il collo dell'utero con una lente di ingrandimento per uno studio più approfondito in caso di alterazioni del collo dell'utero e PAP test positivo
- PERDITE BIANCHE O GIALLO VERDASTRE
In caso di perdite bianche o gialle verdastre il ginecologo eseguirà visita ginecologica ed ecografia e preleverà una piccola quantità di secrezioni vaginali per eseguire:
- TAMPONE VAGINALE COMPLETO PER GERMI COMUNI per escludere infezioni che possono alterare vagina e collo dell'utero
- PANNELLO MST per escludere malattie sessualmente trasmesse come la Clamidia che oltre a sanguinamenti vaginali può provocare infezioni tubariche, endometriti e infertilità
In caso di INFEZIONI VAGINALI RECIDIVANTI il ginecologo consiglierà, oltre alla terapia per l'infezione per bocca o vaginale, anche una terapia di prevenzione che comprende:
- integratori e nutriceutici per la supplementazione di lattobacili e batteri che concorrono alla protezione di intestino, vescica e vagina
- OSSIGENOTERAPIA VAGINALE E VULVARE
La vagina è dotata di una flora con predominanza dei lattobacilli, che costituiscono una barriera di difesa contro gli agenti esterni quali batteri, virus e miceti (ad. es. Candida Albicans). In alcune pazienti può esserci uno causare squilibro del microbiota vaginale che rendendo meno abbondante la componente in lattobacilli e favorendo la crescita di microrganismi patogeni. Questo può essere collegato ad alimentazione errata, stress, uso di antibiotici ed immunodepressione.
Una delle infezioni che si trovano più frequentemente è la candidosi da Candida Albicans, la patogenesi di questo fungo è determinata dalla sua trasformazione da spora (inattiva) a ifa invasiva (attiva), la quale è in grado di penetrare nei tessuti e sfuggire ai meccanismi di difesa del sistema immunitario. Lo studio “Antimicrobial compounds produced by vaginal Lactobacillus crispatus are able to strongly inhibit Candida albicans growth, hyphal formation and regulate virulence-related gene expressions” ha indagato il meccanismo d’azione con il quale specifici lattobacilli, soprattutto L. crispatus, possono preservare lo stato di salute del microbiota vaginale contrastando la crescita di C. albicans e la sua trasformazione dalla forma ifale a quella attiva. L'utilizzo del lattobacillo crispatus può diventare la chiave per la cura della vaginite da candida.
Lo studio, condotto in vitro, ha valutato l’azione anti-Candida di tre specie di lattobacilli, ritrovate essere più abbondanti nel microbiota vaginale sano: L. crispatus, L. gasseri e L. jensenii. Attraverso diversi esperimenti, i ricercatori hanno avuto come obiettivo quello di individuare i meccanismi responsabili dell’azione inibente su C. albicans da parte dei ceppi testati. In particolare, è stato indagato se l’effetto inibitorio fosse legato alla sola variazione del pH vaginale o se ci fosse il contributo di altri composti sintetizzati dai lattobacilli in questione. L’attività inibente è stata testata su crescita, trasformazione in ifa e su trascrizione di geni legati alla virulenza di C. albicans.
Tutti i ceppi di lattobacilli testati si sono dimostrati essere produttori di perossido di idrogeno e la maggior parte ha mostrato di inibire efficacemente la crescita di C. albicans. Il tasso di inibizione della crescita di C. albicans è stato maggiore per L. crispatus rispetto agli altri ceppi testati, arrivando a ridurre per valori superiori al 70% la crescita di questo fungo. Allo stesso modo, il tasso di inibizione nella formazione delle ife è stato significativamente più alto per L. crispatus, il quale ha inibito del 90% la germinazione della spora. Tenendo conto di questi risultati, i ricercatori hanno utilizzato L. crispatus per valutare la sua azione sulla trascrizione di geni legati alla virulenza di C. albicans. Da questo esperimento è risultato che il L. crispatus è in grado di inibire la trascrizione di specifici geni legati alla virulenza di C. albicans, tra i quali quelli responsabili della conversione in ifa. Questi risultati si aggiungono al meccanismo d’azione già noto del L. crispatus, ossia la sua capacità unica di produrre acido lattico sia destrogiro che levogiro, e la grande produzione di perossido d’idrogeno. Dai risultati di questo studio emerge che il L. crispatus è il lattobacillo più attivo nell’inibire la crescita di C. albicans e la sua trasformazione in ifa, mantenendo sotto controllo l’ambiente vaginale.